Disagio in versi:

Talvolta m'immagino bella
del solito incanto che
studiano gli Altri;
dei lineamenti, l'armonia
dei fianchi, l'incavatura che fa una donna
del sorriso, la perfetta misura

M'immagino bella, talvolta
libera dalla sorpresa nel riflesso
di restituire una
proporzione fasulla:
l'inganno che qualcuno distingua
il rimando dalla persona.

Così bella 
mi disegno del colore
di chi baciato dal Sole conosce
il privilegio
delle virtù mediocri
della compiacenza servile

E se riconosco l'ultimo come un giudizio,
lo ammetto, la smetto
scelgo
la sproporzione
della vita deturpata,
l'emarginazione dalla superficie
che nasconde l'incanto,
il violaceo dei capillari della pelle trasparente
l'affanno del respiro,
le chiome sparpagliate dal vento per la corsa,
l'unica corsa
diretta
alla passione inutile che giace
con le cose, in fondo alle cose.

 

 

 

 

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